venerdì 28 settembre 2007

L'ANORESSIA


STORIA DELLA MALATTIA

Il termine anoressia deriva dal greco ανορεξία (anorexia), mancanza di appetito, ma il significato che noi oggi gli attribuiamo fu introdotto nel 1873, quasi contemporaneamente, da Charles Lasegue (anoressia isterica) a Parigi e da William S. Gull (anoressia nervosa) a Londra. Fu lo stesso Lasegue a fornire la prima descrizione approfondita del nucleo psicopatologico centrale del disturbo.
Una svolta importante nella storia dell'noressia si verificò nel 1914, allorché il fisiologo Morris Simmonds suggerì l'ipotesi fisiopatologica di una insufficienza pituitaria grave (ossia uno scompenso dell'ipofisi) che, nelle pazienti affette, era a suo dire la causa fondamentale del disturbo.

SINTOMATOLOGIA
L'anoressia nervosa viene diagnosticata nel 90-95 % dei casi a pazienti di sesso femminile.
- una magrezza estrema (non costituzionale) con rifiuto di mantenere il peso al di sopra di una soglia minima di peso ritenuta normale (il peso del soggetto deve essere sotto l'85% del peso previsto in base all'età ed alla altezza e/o l'indice di massa corporea - BMI -inferiore a 17,5)
- una forte paura di ingrassare anche in presenza di un evidente sottopeso
una preoccupazione estrema per il peso e l'aspetto fisico, che includa sia una alterazione del vissuto corporeo, sia una importanza eccessiva data al peso nei riguardi della propria autostima, o ancora il rifiuto di ammettere la gravità delle proprie condizioni fisiologiche
- nei pazienti di sesso femminile, un'amenorrea (sospensione del ciclo mestruale) che dati da almeno tre mesi.
Spesso, ed è difficile accorgersene, i soggetti affetti da anoressia nervosa sono bugiardi con se stessi e con gli altri e fanno di tutto per nascondere questa loro malattia.
Non è necessario avere tutti i parametri, in alcuni casi ne basta anche uno solo per diagnosticare la malattia.


CAUSE
Le cause che portano allo sviluppo di una anoressia nervosa sono multiple, ovvero esistono delle cause predisponenti di natura sia biologica, che sociale, che psicologica su cui si sovrappongono ad un certo punto dei fattori scatenanti che portano allo sviluppo della malattia.
Tra i fattori scatenanti, il più noto è il fatto di sottoporsi a diete ferree, e poi c'è sicuramente la difficoltà ad adattarsi ai cambiamenti e agli eventi stressanti che la vita impone. In questo senso possono essere considerati fattori scatenanti l'anoressia nervosa un fallimento amoroso, una bocciatura a scuola, un licenziamento dal lavoro, la perdita di un caro, ecc.
L'anoressica aspira ad essere invisibile non solo perché il suo corpo diventa sempre più magro, ma perché può chiudersi in casa, rifiutare ogni rapporto, sottrarsi alla vista e alla comunicazione con l'altra/o. È un progetto fallimentare ma prima di abbandonarlo c'è bisogno che all'anoressica vengano riconosciuti/e coraggio e sofferenza.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

mamma che schifo.....meglio la carne che l osso e dacci dentro dentro a piu non posso ...ehehe

MARY ha detto...

Bhe pero' quanta c'è ne tanta di carne non vabbene no?!??!Una via di mezzo....e una voglia arrivare a quella via di mezzo...